Nell’iconografia le Erinni (Aletto, Megera e Tesifone) vengono rappresentate come geni alati, tre donne con crini di serpenti, le bocche spalancate in urla tremende.
I gioielli che indossano sono animali fantastici e terribili come loro.
Dalle mura della città infernale di Dite invocano Medusa per pietrificare il visitatore vivente
“perché ora i vivi non son più scoraggiati ad avventurarsi nel regno dei morti“.